A.N.P.I. Sezione Livio Cesana Biassono
antonio casiraghi
Antonio Casiraghi era nato a Biassono il 13 novembre 1909
ed abitava in via Dante 13. La sua famiglia era composta
dalla moglie Cecilia Riva, da una figlia di 10 anni e da due figli di 9 e 5 anni.
Era operaio muratore presso lo stabilimento Vittoria della Falck. Subito dopo l'armistizio partecipa al movimento clandestino e cospira per la formazione della 184° brigata garibaldina SAP "Luciano Migliorini".
In seguito a tale attività viene arrestato e deportato.
L'arresto fu effettuato da un drappello della GNR di Macherio che si mosse nelle ore notturne, prima dell'alba del 28 marzo. Insieme a lui fu arrestato Antonio Colombo. La coppia venne tradotta nella stessa giornata a S. Vittore con l'indicazione
di reato relativa a "Motivi di pubblica sicurezza".
Sotto la custodia tedesca partì da Bergamo con destinazione Mauthausen. La sua matricola era la 63.714. Dopo poco tempo fu trasferito a Gusen dove morì il 12 gennaio 1945.
La sua morte fu dovuta alla fame e allo sfinimento sul lavoro per grave fatica.
Gusen, villaggio situato a 5 km da Mauthausen, era un sottocampo che ha rappresentato una realtà a sé per quantità di deportati e durezza di condizioni di prigionia e di lavoro.
I deportati lavorarono allo scavo di un sistema di gallerie entro le quali venivano collocati impianti per la produzione di armi e parti di aerei.